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James Dean : vita e fotografia

James Dean : vita e fotografia

James Dean: quando la leggenda diventa scatto immortale

Lo chiamavano il posacenere di Hollywood. Una vita tormentata quella di James Dean, una vera e propria icona del suo tempo. Un viso profondo e allo stesso tempo tormentato che avrebbe conquistato con la sua magia intere e intere generazioni di giovani.

Il suo viso e il suo modo strafottente di fare sono quello che ricordiamo con più intensità. Ancora oggi a molti e molti anni dalla sua morte James Dean resta una sorta di antieroe portato da Hollywood al successo. Forse proprio quello stesso mondo magico del cinema non è mai stato in grado di capirlo.


Chi era James Dean

James Dean nasce nel 1931 a Marion ed è stato un attore statunitense un pò particolare. Chi ha avuto modo di conoscerlo veramente direbbe che la sua personalità e il suo carattere erano esattamente uguali al primo personaggio che lo ha portato alla fama Jim Stark, nel film Gioventù Bruciata. Un adolescente problematico, ribelle e molto particolare che ha detta di molti rispecchiava precisamente la natura di James.

In quegli anni era uno dei tre scapoli americani più ambiti dalle giovani fanciulle, le sue storie d’amore erano tra le più chiacchierate ma nessuna che fosse poi molto stabile.

Nella sua carriera ha avuto modo di interpretare ruoli protagonisti in soli 3 film, tre film che lo hanno portato al successo in meno di un attimo. Divenuto da subito un icona particolare. Come la sua sigaretta perennemente presente tra le sue labbra.

Viene ricordato sopratutto per la sua filosofia di vita Carpe Diem, Cogli l’attimo.

Se bene a qualcuno piaccia criticarlo, è innegabile oltre la sua innata bellezza e la sua perfetta fotogenicità era anche un grandissimo artista e attore. Vinse e ricevette innumerevoli premi. Possiamo trovarlo all’interno della lista tra le più grandi star del cinema statunitense al 18° posto. Nonostante interpretò unicamente tre film.

Le sue passioni erano innumerevoli tra queste le auto e le gare di corsa.

La sua carriera nel cinema durò molto poco perchè purtroppo morì all’età di soli 24 anni a causa di un incidente stradale.


James Dean e il suo volto fotogenico difficilmente si dimenticherà

Nel lavoro di fotografo e quando preparo book fotografici per i miei clienti che lo chiedono, la prima cosa che mi colpisce è l’intensità nello sguardo e quanto è profondo il soggetto.

Più il viso è espressivo più il mio click sarà semplice e intuitivo, senza dover fare per nulla fatica nel ritrarre il soggetto.

Se avessi potuto avere la fortuna di poter immortalare un soggetto come James Dean lo scatto sarebbe diventato un qualcosa di molto più importante, avrebbe raccontato una vita fin dai suoi primi successi o della sua giovinezza passata nella provincia americana. Una sorta di cronostoria della sua vita, un reportage fotografico in grado di cogliere quel qualcosa in più al di la della bellezza.

Purtroppo non ho avuto questa fortuna ma il nuovo film biografico in programmazione nelle sale ancora una volta cercherà  una nuova chiave di lettura per l’attore tormentato.


Diventare una vera icona della bellezza e della ribellione per poi morire a soli 24 anni lascia sicuramente il segno.

La sua morte fu tra le più chiacchierate del momento, supposizioni che andavano al di la di ogni concetto possibile. Ma dalla documentazione e dalle prove in possesso dagli enti di polizia statunitense l’incidente fu solamente un brutto incidente. Il ragazzo scapicollato che vantava la fama di Bad Boy e scapolo viaggiava tranquillo su  U.S. Route 466 quando un auto dal lato opposto non si fermò e tagliò la strada al giovane Dean andando a creare uno scontro quasi frontale.

Il film non affronta solo il difficile e tormentato rapporto dell’attore con la provincia americana da dove proveniva, l’Indiana è la terra di origine del divo. Ma cerca di entrare nella mente del giovane attore forse per capirlo meglio e per capire meglio il suo stile di vita.

Viene anche tratteggiato il rapporto con il fotografo Dennis Stock alla ricerca della grande occasione.

Pur non essendoci una seguito nel loro rapporto, il fotografo riuscirà nei suoi scatti a tratteggiare il divo e anche un piccolo spaccato dell’America degli anni 50.

Il suo obiettivo sono scatti da rendere immortali sulla rivista Life.

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GIOVANNI MIELE

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