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Henry Cartier Bresson il poeta della fotografia

Henry Cartier Bresson il poeta della fotografia

Henry Cartier Bresson: arte e Francia

Se avessimo la possibilità di esplorare tutti i luoghi della terra dove un monumento con la sua bellezza lascia senza fiato, dovremmo sicuramente passare la vita in viaggio.

In fondo piacerebbe a tutti ma questo è un privilegio per poche persone fortunate.

Come fotografo professionista mio lavoro oltre a occuparmi di book fotografici a Milano devo fare tante ricerche per scoprire il mondo della fotografia e dell’arte come cambia intorno a me.

La prima regola che si deve dare un buon fotografo è quella della curiosità  e dell’esplorazione.

Non potremmo certo produrre lavori di qualità se non fossimo attenti al mondo intorno a noi. Se non guardassimo con attenzione alla bellezza che ci circonda. La fotografia in fondo è solo una piccolo scatto che cerca di imprigionare quella bellezza. In alcune occasioni riusciamo a farlo al meglio in altre magari il risultato non è soddisfacente come vorremmo.


Henry Cartier Bresson : Francia 

Al di là  di tutto esistono dei luoghi che secondo il mio punto di vista sono più magici di altri da esplorare, uno di questi è l’Abbazia di Jumi ges collocata nella zona dell’Alta Normandia è sicuramente uno di quei luoghi che meritano di essere visitati.

Nonostante il crollo della copertura della navata centrale, l’architettura normanna dell’undicesimo secolo merita una visita da parte del turista che si trova in Francia.

Parliamo di una zona che si trova a nord della Francia, vicino alla Senna.

Se non bastasse la bellezza del luogo al turista un pò distratto. Per l’amante degli scatti fotografici o semplicemente per la persona che ama in maniera dilettantistica il mondo della fotografia, dal 13 giugno c’è un’occasione in più per visitare questo luogo.

Una mostra dedicata al grande Henry Cartier Bresson chiamata Paysages. Un centinaio di fotografie che rendono giustizia alla bellezza del mondo e del fotografo che viaggia.

Scatti di rara bellezza realizzati tra gli anni 30 fino ad arrivare agli anni 90.

America, Asia e Europa per vedere con interesse scatti autentici di autore e tuffarsi nel mondo della fotografia, quella che lascia un segno nella storia.


Chi era Henry Cartier Bresson

Henry Cartier Bresson nasce nell’agosto del 1908 fu un fotografo francese molto rinomato. Esperto del foto giornalismo viene ancora oggi considerato un pioniere del settore. Proprio grazie a questo suo incredibile talento gli venne affibbiato il soprannome di “occhio del secolo“. Il suo talento e la sua fama hanno fatto si che anche la foto surrealista venne fatta conoscere ad un numero più amplio di persone, ampliandone il suo pubblico.

Acquistò la sua prima macchina fotografica nel 1932 da subito si notò il suo talento e proprio grazie a questo e al suo passato lavorativo nel cinema riusci a stringere amicizia con diversi fotografi famosi dell’epoca.

Fu un importante elemento durante la Seconda Guerra Mondiale. Dove si impegnò a lavorare come fotografo per la resistenza francese. Dopo essere riuscito a scappare dal carcere nel 1940 si unisce ad un organizzazione volta all’assistenza dei prigionieri riusciti ad evadere dalle carceri.

Nel 1944 fu tra i primi ad immortalare Parigi liberata. Finita la guerra torna a lavorare nel cinema dove dirige un importante documentario Le Retour, un reportage sui prigionieri e i francesi che tornarono in patria nel dopoguerra.

Agli inizi del 1947 si trasferisce negli Stati Uniti riprende la sua attività di fotografo e fonda una delle agenzie più importanti al mondo Agenzia Magnum.

Dopo aver viaggiato in lungo e largo per il mondo ed aver lavorato per differenti giornali di importanza mondiale tra cui Vogue sceglie di tornare al suo primo grande amore la pittura e i ritratti fotografici.


Nel 1979 a New York viene realizzata la prima mostra sulle opere fotografiche realizzate da Henri Cartier Bresson.

Insieme alla sua famiglia. Precisamente insieme a sua moglie e sua figlia nel 2000 apre la fondanzione Henri Cartier-Bresson che come unico scopo si prefigge di raccogliere le sue opere e di inserirle all’interno di spazi espositivi. Questi spazi vengono poi aperti ai giovani talenti della fotografia. Ma all’interno di questi spazi non troviamo solamente le sue opere ma anche quelle di altri artisti ed è proprio per questo che la Francia la riconosce come ente di pubblica utilità.

Muore all’età di 95 anni nel 2004 in Francia.

Questo grande artista ci insegna come trasportare le emozioni altrui all’interno di uno scatto fotografico. E ci mostra anche come la fotografia sia un importante mezzo di narrazione.

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GIOVANNI MIELE

FOTOGRAFO PROFESSIONISTA

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