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Vicenzo Mottola era un maestro della fotografia

Vicenzo Mottola era un maestro della fotografia

Vincenzo Mottola: lo scatto e l’emozione del pubblico

Non tutti conoscono la differenza tra un buon fotografo e un maestro della fotografia, una linea molto sottile che rende lo scatto un qualcosa di molto diverso da quello che possiamo pensare.

Se mi viene chiesto di fare un book fotografico, quello che rende veramente speciale il mio lavoro non è lo scatto.

Fare uno scatto e immortalare un momento specifico di una persona è un talento che hanno in molti. Diverso invece è il discorso che mi consente di trasferire una sensazione per me importante, una emozione che come tale in quel momento passa dentro di me.

Il maestro nella fotografia è proprio questo, una persona in grado di far sentire al pubblico la propria sensazione, l’emozione che in quel momento passa nella macchina fotografica del fotografo.

Lo scatto nasce molto spesso da un momento particolare nel quale la sensazione e il soggetto che abbiamo davanti sono fonte di ispirazione.

Momenti rari nella vita del fotografo, Vincenzo Mottola era proprio questo, un maestro della fotografia che era riuscito con i suoi scatti a coinvolgere il pubblico, la rara capacità  di far venire fuori il proprio punto di vista e di farlo sentire al pubblico.

In questo modo lo scatto diventava un qualcosa di unico e di irripetibile, la differenza tra una fotografia normale e uno scatto d’autore è proprio questo. Quel momento nel quale riusciamo a trasferire al pubblico o al nostro cliente quella sensazione che ha costruito il nostro scatto.

Non è facile e in questo Vincenzo Mottola era bravo, un maestro riconosciuto da tutti. Talento e passione erano tanto radicati in lui da far seguire ad alcuni dei suoi figli le sue orme.

Suo figlio Dino infatti vicino al padre per spirito e talento, proprio nei giorni in cui il maestro veniva a mancare era a scattare foto per la festa patronale di Maria S.S. di Corignano.


Chi era Vincenzo Mottola?

Vincenzo Mottola nasce a Bari nel 1939. In età giovanissima, precisamente a 19 anni, si trasferisce a Giovinazzo insieme a sua moglie e da qui che inizia la sua carriera fotografica.

In questa cittadina pugliese cominciano i suoi scatti a farsi strada tra mille. Il suo talento era incredibile, tanto da ridimensionare il concetto di semplice fotografia ad arte fotografica.

Un cambiamento importante che ha lasciato il segno nel tempo e che ci da oggi modo di vivere la fotografia anche come una forma d’arte.

Subito si fa strada nella sua regione, la Puglia, ed è proprio qui che si afferma come fotografo. In Puglia non c’è nessuno che non abbia almeno una volta sentito parlare di lui.

I suoi lavori migliori erano gli scatti d’autore in bianco e nero, che hanno raccontato la storia della sua città e della Puglia. Rendendo nitido e chiaro il passaggio del tempo, raccontando la storia ed i cambiamenti di una città e di una regione.

Scatti unici che ancora oggi vengono ricordati e riconosciuti come delle vere e proprie opere d’arte.

Il suo lavoro non si è di certo fermato qui, anzi negli anni ha formato e preso sotto la sua ala tanti aspiranti fotografi che ad oggi lavorano in questo campo utilizzando i suoi insegnamenti.


Ciò che si ricorda di Vincenzo Mottola sono le sensazioni e le emozioni che riusciva a trasmettere attraverso le sue foto.

Ed è proprio qui che si distingue un buon fotografo da un maestro della fotografia. Premere un tasto e fare click è un operazione che riesce a tutti, molti studiano per apprendere le tecniche migliori per scattare delle belle foto.

Ma solamente i maestri della fotografia riescono a suscitare grandi emozioni con una semplice foto. Ed in questo Vincenzo Mottola è strato un maestro per i suoi allievi e poi per noi che abbiamo osservato i suoi lavori da lontano.

Come anticipato sopra, suo figlio Dino ha proseguito la carriera del padre. E come si dice se il talento è contagioso, allora non può non venire fuori in altri componenti della famiglia.

Vincenzo Mottola lascia la più grande eredità non solo i suoi scatti che racconteranno la storia della nostra Italia, ma persone che seguiranno le sue orme e proseguiranno a realizzare foto in grado di emozionarci.

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GIOVANNI MIELE

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