Nel nostro blog, oggi vi parliamo dello scatto fotografico candid usato sia nel matrimonio che nel battesimo per riprendere la spontaneità dei gesti, dei visi e dei momenti intensi vissuti. I servizi reportage matrimoniali e cerimoniali, infatti, non prevedono più soltanto le foto classiche, di gruppo e di ritratto sugli sposi, la famiglia, la chiesa e altri ambienti. Riprendere la spontaneità dei giochi e delle emozioni ci porta alle peculiarità non solo della nostra professione, la fotografia di matrimonio, ma anche nella storia, nell’arte e nella filosofia di una forma di arte che aiuta famiglie e persone ad avere album e foto importanti per la loro vita.
Che cosa significa Candid o scatto sincero?
Prima di descrivere che cos’è la fotografia candid ho fatto una ricerca sui vocabolari online inglesi (word-reference) e ho estrapolato il significato della parola che ci aiuterà a comprendere questa tecnica fotografica. Candid è un aggettivo e riferito ad una persona significa: franco, schietto, candido o sincero. Riferito alla fotografia invece ha il significato di spontaneo non impostato. Candid Camera dall’inglese all’italiano non cambia e intende il genere di video comico dove una vittima inconsapevole subisce uno scherzo, con il tempo l’ironia non è stata più l’unica protagonista di questo spettacolo televisivo e video web ma ha permesso anche di fotografare società, situazioni e fenomeni sociali, le vittime dello scherzo inconsapevolmente diventano portatori di messaggi importanti.
Arrivando finalmente al termine che cerchiamo: Candid Photo troviamo informale, spontaneo, non impostato. Nel sito viene posta una frase di esempio “ho fatto qualche foto spontanea del presidente con i suoi figli” ma in italiano e soprattutto nel settore fotografico con il termine candid intendiamo sempre una scelta tecnica sullo scatto oppure uno stile scelto, quello della fotografia non costruita, istantanea e naturale.
Bandito il cheeesee….
Una foto candid si genera grazie ad uno scatto su un soggetto non posato, la persona non viene avvisata con il classico “Cheeese…” e può essere in movimento: ad esempio la madre che sistema il velo alla figlia, oppure la preparazione del trucco, paggetti e adulti che giocano, eccetera. Il non essere avvisato ed essere veramente distratto o assorto nei suoi pensieri è la caratteristica determinante del genere fotografico candid che prevede a livello professionale, intuito, buon movimento e preparazione tecnica elevata nell’uso della macchina fotografica. La discrezione del fotografo matrimoniale è questo mix tra l’individuazione di momenti ed emozioni che non devono essere interrotte e le conoscenze tecniche già impostate/applicate: otturazione luce, ripresa dei bianchi, eccetera.
Storia Candid: i nomi importanti della fotografia “sincera”
Passiamo dalla tecnica alla forma artistica, sottolineando questo. A livello militare e giornalistico (i fotoreporter sono nati in Germania nel 1878) la foto spontanea già esisteva, lo scatto spontaneo era lo scatto segreto che con il tempo si è trasformato da sola abilità tecnica ad abilità artistica che viene insegnata nelle migliori scuole di fotografia e applicata a livello professionale. I seguenti tre nomi importanti della fotografia rappresentano la storia di questo passaggio
Erich Salomon
Fotoreporter tedesco morto nei campi di concentramento, è stato anche fotografo istituzionale ed è riconosciuto come il primo autore di scatti candid applicati nel campo politico e sociale. La sua macchina fotografica fu presente in importanti conferenze internazionali dove sitrattavano questioni di pace e guerra tra i due conflitti mondiali e valse una famosa frase riportata dal ministro francese Aristide Briand così tradotta: “ci sono solo tre cose necessarie per una conferenza della Società delle Nazioni: alcuni segretari stranieri, un tavolo e Salomon“. La foto che segue mostra un matrimonio olandese del 1937.
Henri Cartier Bresson
francese, nato nel 1908 e morto a 95 anni è considerato il maestro della fotografia spontanea, non tanto per averla inventata ma per averla interpretata come forma di arte. La fotografia di strada sempre inventata da Cartier Bresson abbraccia lo scatto candid con un approfondimento sul “momento decisivo” nella vita di tutti i giorni. “The Decisive Moment è il suo libro pubblicato nel 1952 con copertina disegnata da Henri Matisse. “Per me, la fotografia è il riconoscimento simultaneo, in una frazione di secondo, del significato di un evento e di una precisa organizzazione di forme che danno a quell’evento la sua giusta espressione”. Cartier Bresson lavorò principalmente come fotoreporter ma collaborò anche con il cinema e sperimentò la ripresa artistica anche con la videocamera.
Weegee, Arthur Felling
Ultimo nome Arthur Felling, chiamato anche Weegee ha sviluppato l’arte della fotografia di strada come fotoreport tra New York, Manhattan e Lower East Side dove ha documentato scene di crimine e povertà. Ha collaborato con il cinema, i suoi scatti più famosi riguardano la cronaca nera e sociale delle strade newyorchesi, fra tragicità e ironia è considerato un importante primo maestro, proprio come Cartier Bresson, nello stile artistico della fotografia “Sincera”.
Per ora abbiamo finito, per ulteriori informazioni sui nostri servizi fotografici e le nostre professionalità troverete diverse informazioni in questa sezione del sito: fotografia per matrimonio e cerimonie di Giovanni Miele.