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Fotografia e media

Fotografia e media

Fotografia e Media: La fotografia e i media rappresentano sempre di più la realtà!

Spesso si pensa che la fotografia sia un mondo a se dove l’unica cosa che conta è lo scatto del professionista che c’è dietro. In realtà  le cose sono molto diverse da quello che noi possiamo pensare, durante un Book fotografico si può anche voler creare una unione tra realtà diverse tra loro.

Fabbrica il 25 luglio ospiterà  una conferenza che tratterà  il ruolo della fotografia nel suo evolversi, ha senso parlare di responsabilità  nel mondo delle foto? Evidentemente si se pensiamo a tutti quei reporter che nel corso delle guerre hanno immortalato attimi drammatici.

Più che una responsabilità, la fotografia, è sicuramente un mezzo importante per tramandare la storia trasmettendo con le immagini la storia e le emozioni di un determinato momento.


Fotografia e Media: la foto sospesa tra realtà  cruda e storia

La guerra con il suo tragico evolversi più essere sicuramente rappresentata al meglio dallo scatto di un fotografo. La domanda vera che ci si deve porre è cosa fa di una foto una buona foto?

Un reportage fotografico è in grado di rendere la realtà  che viviamo nuda e molto veritiera. Talmente cruda da consegnare alle persone che verranno dopo di noi un momento di storia precisa.

La storia è quello che può fare la fotografia, più immortalare un attimo, un instante che nella vita delle persone venute dopo l’evento non sembra avere alcuna importanza.


Storia della fotografia

La fotografia nasce ufficialmente nel 1939 quando François Jean Dominique Arago spiego l’invenzione nata dagli studi di un un altro francese Louis Mandé Daguerre: la dagherrotipia.

Fu proprio lui che oltre a presentarla chiese fondi per poterla realizzare. Ma il vero e proprio inventore della fotografia come la conosciamo oggi  William Henry Fox Talbot.

Dopo che l’invenzione fu presentata al Re di Francia  e ne usci un decreto che attestava della creazione della dagherrotipia ci furono molti studiosi in diverse parti del mondo, tra cui l’Italia, ha reclamare diritti sull’invenzione senza però ottenere successo.

Nonostante i suoi inventori francesi e inglesi, a stampare la prima fotografia fu  Samuel Morse. L’ inventore del telegrafo stampo la prima foto nel maggio del 1840. Da qui la fotografia venne presa sul serio ed utilizzata per raccontare la storia del mondo.

Fin da subito si capi l’importanza di questo strumento non solo come mezzo di comunicazione ma come mezzo storico.

Ad oggi la fotografia continua ad essere un mezzo storico ed un mezzo di comunicazione. Ma dall’altra parte ha anche un fine ludico e commemorativo e viene affiancata dai media tra cui i video.

I media possiamo definirli il passo evolutivo del prossimo secolo, sono sempre più i dispositivi che consentono di creare video di buona qualità per qualsiasi tipo di scopo.


Fotografia e Media: senso di responsabilità

La guerra documentata dalla foto rende vivo il ricordo di quello che è accaduto, fissando l’attimo ma manifestando anche alle generazioni future un avvenimento realmente accaduto.

Qual’ è invece il ruolo della foto in un articolo?

Le posizioni qua si fanno contraddittorie. Alcune persone ritengono che la foto sia il corredo perfetto alla notizia. Altre invece pensano che la foto rappresenti anche un qualcosa che va al di là del racconto stesso della notizia.

Posizioni tra di loro diverse che però sono unite da una visione comune. Le parole sarebbero nulla senza una foto che descriva quello che le parole vogliono esprimere.

La fotografia e Media svolgono un ruolo molto importante sia nei contenuti cartacei che nei contenuti sul web. Uno studio ha dimostrato che le persone sono molto più attratte a leggere un qualsiasi articolo che tratti di cronaca, sport o svago con accanto delle foto di buona qualità inerenti al testo.

Le immagini catturano l’attenzione del lettore, sono perciò essenziali. Come sempre per arrivare a tutto questo serve un professionista che sia in grado di creare l’equilibrio perfetto tra fotografia e parola.


Un fotografo professionista che sia in grado di trasferire le emozione che prova lui stesso e le persone che lo circondano nello scatto di una foto. Un lavoro difficile che solamente dei grandi professionisti sono in grado di fare.

Professionisti non ci si inventa ma ci si diventa con studio, pratica e fatica.

 

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GIOVANNI MIELE

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