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Festival di Fucecchino e Fotografia

Festival di Fucecchino e Fotografia

FESTIVAL DI FUCECCHINO E FOTOGRAFIA

Fin da bambini abbiamo spesso sentito parlare degli Ufo. Questo è sicuramente un tema che affascina molte persone e che mette al centro delle attenzioni delle persone che credono fortemente nella loro esistenza. Degli esseri superiori a noi che improvvisamente si manifestano.

Per alcuni sono solo voci e chiacchiere prive di qualsiasi fondamento scientifico. Per altri verità e raccontano di avvistamenti e di incontri ravvicinati ed alcuni addirittura raccontano di essere stati rapiti per esperimenti particolari e poi riportati sulla terra.

Cosa ci sia di vero negli ufo nessuno lo sa. Resta il fatto che parliamo di un tema molto affascinante, cavalcato da molte persone e che scatena in fondo anche nella persona scettica una certa curiosità.

Ipotizzare che esistano forme di vita più evolute e che siano in mezzo a noi incuriosisce e spaventa. Da anni l’essere umano visita lo spazio per cercare nuove prove, esplorare pianeti e cercare altre forme di vita.


Ufo quanto ne sappiamo?

A quanto ne sappiamo non esistono prove concrete che ci dimostrino della loro esistenza, solamente foto particolari e racconti di persone che per la maggior parte delle volte viene creduta pazza o con problemi di mente. Ma da sempre i mezzi di comunicazione ruotano su questo tema.

Film e cinematografia hanno giocato un ruolo importante nell’interesse verso gli UFO dai tempi dei tempi creano film e telefilm su questo mood. Il primo film che arrivò al mondo lo abbiamo visto tutti E.T. Extra-Terrestre che ha influenzato l’immaginazione di tutti i bambini del mondo. La maggior parte dei film viene ambientato a Roosvelt che nei primi anni del dopo guerra fu meta di moltissimi avvistamenti UFO e fu proprio per questo divenne una meta ambita per ambientare differenti film.

Tra le uniche prove che abbiamo ci restano le fotografie scattate dai pochi che sono stati presenti ad un avvistamento. Niente mai di chiaro e descrittivo al dettaglio tutto sempre molto offuscato e poco delineato.


Ufo e fotografia 

Lo scatto fotografico può fare la differenza, scattare una fotografia e rendere un momento qualcosa di diverso.  Questo  è tutto quello che possiamo fare. Immortalare un attimo speciale ed incredibile con un ottimo Servizio fotografico.

Non so quanti di noi siano amanti del genere ma in questi giorni nella città di Fucecchio, si svolge un festival legato al tema degli ufo e della loro esistenza.

Mauro Fiorese racconta con la mostra U-Phos presente al Fo.Fu festival di Fucecchio una della paure e delle inquietudini più grandi presenti nel nostro animo.

Quello della presenza intorno a noi di essere diversi, che non conosciamo e non sappiamo cosa siano in grado di fare. Fotografarne l’esistenza può comunque essere un modo per rendere inquieto l’animo delle persone.

La fotografia che ritrae l’esistenza dell’ignoto e di ciò che pensiamo essere un qualcosa di diverso da noi, rende molto viva e presente la sensazione che questa presenza in realtà esista. In questi momenti una mostra fotografica come questa può creare un turbinio di emozioni molto particolari e tra queste anche inquietudine, timore e paura. Gli appassionati e i desiderosi di incontrarli oltre a queste emozioni potrebbero provare emozione ed eccitazione nella speranza un giorno di riuscire ad incontrarli.


Una mancanza che possiamo anche ritrovare dentro alle foto di Costanza Mansueti, fotografa di origine toscana che presenta il suo Stand Still.

La fotografia e lo scatto fotografico si mettono al servizio di una logica diversa e particolare per raccontare qualcosa che forse non esistenze neanche. Cavalcherà per una volta un tema che ai giorni d’oggi possiamo definire solamente che astratto perchè prove reali non ne esistono.

Per una volta il protagonista non è l’uomo con il suo modo di vivere e di vedere le cose intorno a lui ma la realtà gelida a spesso vuota degli edifici.

Centri commerciali, palazzi che svettano, strade.

Un lavoro nato nel 2013 con il racconto di edifici del Nord America e legato al raccontare la realtà  per come la si vede camminando, l’interesse non è quello della denuncia. L’interesse in questo caso è comunicare con le persone ciò che c’è in realtà, ciò che si vede in ogni giorno e che purtroppo per vie traverse ci sfuggono dalla vista. Un modo nuovo perciò di raccontarci realtà e fantasia.

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GIOVANNI MIELE

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