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Fotografia Bambini: trucchi e suggerimenti per ottenere splendidi scatti

Fotografia Bambini: trucchi e suggerimenti per ottenere splendidi scatti

Fotografare bambini: come rendere l’infanzia più giocosa e memorabile

L’attesa di un figlio è spesso il momento che corona le aspettative di tante coppie, che non a torto vogliono avere a portata di mano un ricordo ben tangibile grazie al quale ricordare gli attimi preziosi in cui il bambino ha rallegrato la loro vita.

Faccio il Fotografo a Milano da molti anni e posso testimoniare che la fotografia, ed in particolar modo la ritrattistica per bambini, offre la possibilità di imprimere ieri su carta oggi in formato digitale questo processo di crescita reciproca, grazie alle possibilità di sviluppo del linguaggio corporeo e della mimica facciale del piccolo, per aiutarlo ad esprimere le proprie emozioni in ogni ambito della vita.

La fotografia bambini è un’arte tutt’altro che facile: sappiamo bene quanto i piccoli, sia neonati che vivaci bimbi fino ai 10-12 anni siano particolarmente “vittime” dei loro allegri sbalzi d’umore.

Per un fotografo amatoriale potrebbe rivelarsi un’impresa complessa chiedere il meglio dalla propria attrezzatura nel caso in cui non sappia coniugare tecnica e pratica; mentre ogni fotografo professionista avrà sviluppato, col tempo, un metodo di interazione coi bambini che consenta di massimizzare i risultati e minimizzare il tempo necessario al photoshoot: scopriamo come.

Perché la fotografia bambini è un lavoro degno di un fotografo professionista?

Fotografare bambiniTecniche di foto-ritocco e l’applicazione delle tecniche più avanzate apprese ai workshop più diffusi potranno non funzionare come ci si aspetta, se il fotografo professionista non sviluppa un adeguato feeling di reciprocità con il bambino e la famiglia.

Molti piccoli si fidano di chi la famiglia a sua volta ritiene degno di stima, così familiarizzare in un’atmosfera dal clima avvolgente e in cui sono presenti alcuni giocattoli e passatempi interessanti può aiutare il giovane soggetto a distendere i lineamenti e assumere pose più naturali, che evitino di sfociare nelle smorfie tipicamente sarcastiche che i bimbi amano fare.

La cosiddetta “kid photography” metterà di fronte al fotografo professionista il fatto che è necessario rendere partecipe il soggetto, conoscenza che potrà essere poi applicata anche ad altri temi.

Si deduce chiaramente che l’inquadratura è fondamentale: non avviciniamoci troppo ed usare una lunghezza focale troppo corta, pena il rischio di deformare il risultato, evitando l’eccesso di zoom.

Dato che si parla di un ritratto, optiamo per un obiettivo 50 mm classico, oppure un 60/80 mm fino ad arrivare ( naturalmente avendone a disposizione ) fino a un 200mm per avere un meraviglioso sfocato alle spalle.

Prediligiamo situazioni con molta luce (evitiamo quindi luoghi chiusi con tanto di tenda ad ombreggiare la sceneggiatura), accompagnando ogni movimento del piccolo con una serie di scatti a raffica, pur senza perdere il focus, in modo da ottenere una buona progressione di immagini.

Il risultato sarà senz’altro soddisfacente, e pronto ad entrare negli album, sia cartacei che digitali, della famiglia.

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GIOVANNI MIELE

FOTOGRAFO PROFESSIONISTA

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