LE FRONTIERE DELLA FOTOGRAFIA SOCIAL: IL CASO DI INSTAGRAM E SNAPCHAT
Instagram non è di certo un nome nuovo per tutti coloro che, appassionati della fotografia social e desiderosi di trovare un proprio spazio sul Web, si sono lasciati “sedurre” dalla possibilità di raccontare la propria giornata attraverso scatti fotografici ed immagini accompagnate dai pensieri del momento, rendendo la condivisione un momento sia intimo che popolare allo stesso tempo.
Pur essendo un social network fotografico dotato di tutte le funzioni di maggiore interesse per un fotografo alle prime armi (oppure un fotografo professionista che ha già lavorato in post-produzione le foto caricate), Instagram si è sempre evoluto nel tempo, arrivando a condividere con altre piattaforme online diverse funzioni dedicate alla fruizione dell’immagine nel tempo.
Su una di esse si è in particolare discusso, ovvero “Stories”, che consentirebbe ai fotografi web ed agli spettatori di “consumare” l’immagine in 24 ore dallo scatto, ridefinendo ancora una volta il rapporto tra pubblico ed arte fotografica.
FOTOGRAFIA SOCIAL, CONDIVISIONE E VALORE DELL’IMMAGINE: COSA CI INSEGNA IL WEB
La funzione Stories di Instagram permette, ai giovani fotografi ed ai veterani più eclettici, di condividere foto e video in formato diapositiva, e di cancellarli senza possibilità di appello appena un giorno dopo.
Un grande cambiamento per chi si aspettava che buona parte delle foto ospitate sulla piattaforma di fotografia digitale più celebre del pianeta rimanessero invariate e disponibili per sempre: come cambia il nostro rapporto con l’immagine e il suo valore artistico, secondo questo nuovo paradigma?
Instagram, nell’ambito della fotografia social, ha già un valore rinomato: prendendo spunto da Snapchat, il servizio di chat online che permette di inviare immagini a rapida scomparsa dopo essere stati letti dal destinatario, la fotografia diventa sempre più volatile, un concetto ben distante da quello di servizio fotografico o photoshoot pronto a restare per sempre con noi.
Se ciò significa ovviamente un aumento delle modalità con cui possiamo prenderci cura della nostra privacy e avere controllo completo sui nostri ricordi più cari, è evidente che ognuno di noi, fotografo professionista o semplicemente amante dell’immagine digitale a livello amatoriale, dovrà scegliere con cura le modalità con cui approcciarsi al Web tramite la più visionaria delle arti, che si spera anche in futuro possa conservare il suo valore intrinseco nonostante l’avanzare di soluzioni più rapide di fruizione dell’immagine digitale.