Fotografia Social
Scoprire la diversità tra culture e modi di pensare attraverso la fotografia social: ecco FotograficaMente
La fotografia professionale, i servizi fotografici ed i book di maggiore prestigio sono spesso un’opportunità d’oro per chi si avvicina a determinate tematiche (glamour, moda, sport, mondo dell’informatica) in maniera semplice e soprattutto visuale.
Nonostante questo, esistono determinati campi del mondo social che attingono particolarmente dalle mostre fotografiche, tra cui quelli concettuali, relativi alle diversità culturali e geografiche: è il tema esposto dalla mostra FotograficaMente, organizzata dal comune di Siena nella cornice del festival “Siena Città Aperta“.
La mostra dedicata alla fotografia social è nata per realizzare un uso consapevole del mezzo fotografico, in una collettività dove invece si fotografa sempre più senza un reale obiettivo da incorniciare e su cui riflettere.
FotograficaMente: la fotografia social incontra il pubblico senza “selfie”
Altro punto di riflessione della mostra sarà l’occhio critico della fotocamera rivolto verso il mondo dei Selfie, i famigerati autoscatti che hanno dato origine ad un nuovo fenomeno di costume, nuove mode e una serie di accessori popolari che hanno contribuito alla loro diffusione.
La mostra tratterà anche temi inerenti l’apertura delle sale di esposizione destinate ad accogliere immagini dal profilo del Web 2.0, inaugurando a tutti i visitatori lo spazio dei Magazzini del Sale situati a Palazzo Pubblico, rimanendo aperta per un mese intero, con ingresso gratis.
Quali autori potremo scoprire grazie a questo vernissage?
Camilla Colombo, che dedica la sua attività alla fotografia di scena per scoprire il mondo dei giovani, Claudio Amadei, che ha dedicato il proprio spazio fotografico alla ricerca di architettura moderna e antica; Marco Onofri, con uno speciale sul voyeurismo moderno, Giacomo Lazzeri con una serie di toccanti testimonianze sull’arrivo degli italiani provenienti da tante nazioni extra-europee alla ricerca di un mondo migliore.
Significative anche le fotografie surrealiste di Alessandro Pagni e il racconto di Settimio Benedusi, veterano della fotografia internazionale che ha spiegato al pubblico come ottenere un approccio fotografico reale e genuino: alla ricerca di quella comunanza tra arte e soggetti da sempre chiodo fisso di un valido fotografo professionista.
