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Fotografo professionista: qual è la differenza tra zoom ottico e zoom digitale?

Fotografo professionista: qual è la differenza tra zoom ottico e zoom digitale?

Impariamo com’è fatta una macchina fotografica professionale facendo chiarezza tra zoom ottico e zoom digitale.

Nel momento in cui acquistiamo, per un servizio fotografico professionale o un photoshoot amatoriale, una nuova macchina fotografica (tuttavia il discorso vale anche per una videocamera digitale), ci possono sorgere alcuni dubbi in merito alla differenza tra zoom ottico e zoom digitale. Essendo fotografo a Milano da diversi anni, ho spesso e volentieri ascoltato neofiti del mondo della fotografia confondere i due termini: cerchiamo quindi di fare chiarezza.

Lo zoom ottico è una delle componenti fondamentali di una macchina fotografica, essendo legato ad un fattore fisico incorporato all’obiettivo: si tratta dell’ingrandimento vero e proprio che la lente in dotazione è in grado di offrirci. Lo zoom digitale di una fotocamera è invece una funzione in dotazione capace di interagire con la foto creata a livello digitale, comportando un ingrandimento corrispondente a un fattore da noi deciso.

Questa seconda funzione è importante per un fotografo professionista che ha intenzione di effettuare un servizio fotografico matrimonio, un servizio fotografico battesimo o un book fotografico per un’agenzia di moda?

Al contrario di quanto molti pensano, lo zoom digitale spesso non si rivela così utile: scopriamo perché.

Zoom ottico VS zoom digitale: quale dei due è indispensabile AD UN FOTOGRAFO PROFESSIONISTA?

Uno zoom digitale, al contrario dello zoom ottico, trattandosi di una semplice funzione in dotazione alla fotocamera, può essere messo spesso da parte da un buon fotografo.

Questo avviene per un motivo ben preciso: l’ingrandimento proposto dalla macchina è di gran lunga superato da quello realizzabile con un programma di fotoritocco di medio-alto livello, evitando inoltre il fastidioso effetto sgranato che può generarsi sull’immagine nel caso in cui gli algoritmi di ingrandimento non siano bene implementati.

Attivando uno zoom digitale sulla nostra macchina fotografica rischiamo quindi di trovarci di fronte ad un’immagine sgranata, anche in maniera più marcata di quanto immaginiamo: cerchiamo quindi di non fare di questa peculiarità della fotocamera un fattore discriminante quando scegliamo una nuova digitale. Affidiamoci invece ad un buon sistema di lenti convesse e concave (lo zoom ottico) capaci di adattarsi al panorama ripreso in modo da modificare la lunghezza del focus.

A seconda di quest’ultimo valore, ovviamente, potremo scegliere se utilizzare un grandangolo (più ravvicinato) o un teleobiettivo (per distanze maggiori), fino ad ottenere la rappresentazione fotografica più chiara possibile del soggetto desiderato.

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GIOVANNI MIELE

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