Servizi Fotografici Professionali
Qualche consiglio su come posizionare testa e viso
Anche la persona più bella, se non si trova a suo agio davanti all’obiettivo, se non evita le pose sbagliate, non può risultare fotogenica.
E di converso, anche se si lavora con una modella/o professionista, la responsabilità di dirigere il soggetto in maniera da ottenere la posa migliore è principalmente del fotografo.
Ecco perché rivolgersi ad un fotografo professionista e ad uno studio che possa comprovare la sua radicata esperienza nella realizzazione di Book e servizi fotografici sia per aziende che per privati, esattamente come M&G di Via Privata Ludovico Cavaleri, 8 a Milano, il cui titolare Giovanni Miele, per ottenere risultati eccellenti, si affida non solo ad un’attrezzatura professionale all’avanguardia, ma anche ad una spiccata sensibilità artistica, ad una solida preparazione tecnica (che gli consentono di usare a proprio vantaggio luci e pose), e ad un’ineccepibile capacità empatica.
POSIZIONARE TESTA E VISO
Dopo avervi parlato di come posizionare le mani, vorrei adesso soffermarmi sulla testa e il viso, soprattutto per quante di voi si apprestano per la prima volta a posare per un Servizio Fotografico Professionale, perché magari siete finalmente riuscite a trovare un’agenzia per modelle che vi ha ispirato fiducia, o perché il gruppo musicale di cui fate parte è stato scelto per partecipare a un festival, o perché alla vostra compagnia teatrale è stato chiesto di realizzare degli scatti realizzati da un esperto, che possa anche aiutarti a capire come posizionare il tuo corpo nello spazio.
Indipendentemente dalla corporatura, dalla timidezza, dallo scopo della foto, per individuare sempre la posa più efficace, testa e viso sono sicuramente gli elementi più importanti in un ritratto, indipendentemente da quanta parte dell’inquadratura occupino, e possono comunicare anche messaggi non-verbali molto diversi: ad esempio la testa reclinata lievemente all’indietro suggerisce un senso di sfida, mentre se vuoi suscitare una sensazione di divertimento e ammiccamento prova a piegare la testa verso una delle due spalle che terrai più alta dell’altra, e invece la testa piegata verso il basso e verso la spalla più bassa esprime potere.
L’occhio Fotografico
Per molte tradizioni l’occhio rappresenta “lo specchio dell’anima”, nel senso che riflette in maniera immediata le nostre emozioni, le nostre paure, le nostre sfumature emotive più intime. Dunque, sappiate quando state realizzando uno shooting professionale che volgere lo sguardo lontano dall’obiettivo fa spostare l’attenzione su un altro oggetto o creare un senso di mistero e tensione quando questo oggetto non è inquadrato, mentre guardare in camera crea un contatto, ma anche intrigo e sfida.
Per sfruttare pienamente la luce, ricordate che le ombre migliori si hanno con il viso diretto alla fonte di luce principale, e che invece per avere il “luccichio” negli occhi è necessario non abbassare troppo il mento (a seconda della direzione della luce).
Detto questo, è importante anche che abbiate presente cosa non fare: non vorrete mica apparire in foto col doppio mento?
Allora spingete il mento in avanti! Vi viene chiesto di ruotare il viso?
Bene, ma non tanto da far sporgere il naso dalla linea della guancia. Avete il capo ruotato?
Fate in modo che l’occhio risulti completamente invisibile, e non visibile per metà! Siete protagoniste di uno scatto di gruppo?
Ricordatevi di non allineare le teste alla stessa altezza!