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Servizio fotografico Milano e autismo

Servizio fotografico Milano e autismo

Servizio fotografico Milano e diverse abilità tra cui l’autismo.

Le persone che non amano l’arte e comunque la conoscono poco spesso s’interrogano sul suo significato e si chiedono a cosa effettivamente serva. Una domanda normale e legittima per tutti quelli che vivono una vita media e non hanno una particolare sensibilità legata all’arte e alle sue manifestazioni. Ma in realtà le risposte che potremmo fornire sono infinite.

Come abbiamo più volte detto l’arte può essere un mezzo di comunicazione, un mezzo di esprimersi, un mezzo per raccontare e sopratutto un mezzo per immortalare emozioni uniche. L’arte serve e esprimere particolari condizioni, può rappresentare uno spaccato di vita delle persone.

Può anche rappresentare un avvenimento drammatico o bello, questo sempre a seconda del soggetto che si decide di rappresentare e di chi comunque sta realizzando l’opera.

Avete mai sentito parlare di arte come forma di terapia? L’arte creativa, la pittura, la fotografia e la scultura principalmente vengono molte volte utilizzate come forma di terapia per persone che hanno differenti problemi psicologici e mentali.

Li aiuta ad esprimere ciò che loro stessi non riescono a fare a parole. Riescono perciò a portare una sorta di sollievo perchè immediatamente l’artista in questione che realizzato l’opera si sentirà sollevato nell’essersi liberato di un peso.

L’arte può essere utilizzata anche come forma investigativa sopratutto nei bambini. Molti bambini che subiscono, purtroppo, degli abusi non sempre raccontano o parlano di ciò che accade ma al contrario lo raccontano disegnando. Si può capire molto dal disegno di un bambino e un disegno a mano libera non è pur sempre un piccola opera d’arte?


L’arte perciò è anche terapia e può essere utilizzata per raccontare ai nostri occhi ciò che non riusciamo a vedere come per l’autismo. 

Organizzare all’interno di uno spazio specifico momenti legati a tematiche molto particolari che toccano le persone è quello che può fare l’arte. Come immortalare un attimo con la fotografia.

Organizzare e costruire un servizio fotografico lo abbiamo detto più volte non si tratta di realizzare un semplice scatto ma tutto dipende anche dalla sensibilità del fotografo, allo stesso modo l’arte può fare molto di più.

Prima abbiamo parlato di persone che soffrono di problemi mentali e psicologici ma questo include anche persone con qualsiasi disabilità che vengono aiutate dall’arte. L’occasione per approfondire il tema della disabilità o delle persone con differenti abilità è legato a ArtVerona dove si svolgerà un importante esposizione dedicata ad una delle disabilità più gravi : l’autismo.


Nello spazio L14 del padiglione 12 all’interno dell’ArtVerona ci sarà un’esposizione dedicata all’autismo.

Una mostra di fotografie allestita nell’ambito del progetto Euritmie da Autismi Verona. Una realtà  che racchiude una serie di cooperative che si occupano dei disturbi legati all’autismo e di come lo fanno.

Una mostra che ancora una volta ci fa capire che la fotografia può abbracciare molte realtà diverse tra di loro.

La fotografia diventa molto di più di quello che sembra, momento aperto dove potersi confrontare su tematiche molto importanti. Spesso ci si dimentica di come il mondo sia diviso tra persone che vivono una condizione di normalità  e persone che invece possiedono abilità ma anche modi diversi di vedere il mondo. Ed ancora una volta la fotografia diventa un mezzo di comunicazione fondamentale.

Spesso il diverso è visto come un qualcosa di strano, di difficilmente comprensibile e per questo motivo da non avvicinare. E non c’è niente di più sbagliato. In questo per quanto assurdo possa sembrare noi che viviamo una normalità conosciuta possiamo imparare molto da chi invece vive una normalità differente. La fotografia diventa cosi un mezzo importante per arrivare a conoscere una normalità differente dalla nostra.

Se la fotografia è in grado di fare questo. Avvicinare il mondo delle persone a temi così importanti, speriamo sinceramente che queste iniziative si moltiplichino. Così da dare modo sempre a più persone di conoscere realtà differenti, di comprenderle e di apprezzarle.

Per rendere le persone sempre più presenti alla realtà che si vive e per fargli capire che c’è ancora molto da fare per capire e vivere realtà diverse dalle nostre.

Sarà un incredibile esperienza per chi riuscirà a vedere la mostra. Per chi ha partecipato in prima persona che avrà modo così di partecipare alla prima mostra differente dal solito.

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GIOVANNI MIELE

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